Il comune di Castelcucco ha un’estensione pari a 8,8 kmq. e si trova ad un’altezza media sul livello del mare pari
a 264 metri. Attualmente gli abitanti sono 2158 suddivisi in 834 famiglie.
Il toponimo, secondo l’Olivieri, deriva dalla fusione delle voci “castello” (latinamente castrum) e “cucco” (altura
tondeggiante, Rounded height). Appare evidente il riferimento alla natura del territorio, prevalentemente collinoso,
di questo comune che, nel medioevo, aveva la denominazione di “Castrocucho”.
E’ certo che i Longobardi nel VI – VII secolo si insediarono in questi luoghi aventi un interesse logistico strategico,
nonche’ economico. La loro presenza è confermata dal ritrovamento di alcune tombe longobarde nel terreno
intorno a San Bortolo. Essendo San Giorgio un “grande martire” venerato in particolare dai Longobardi, questo
spiega la denominazione della nostra chiesa parrocchiale.
Castelcucco subì nel 1339 l’invasione degli Ungari. Il Medioevo ha lasciato parecchi segni nel nostro comune; le
due famiglie dei Maltraverso e dei Da Castelli edificarono qui i loro possenti feudi. Successivamente durante le
battaglie tra guelfi e ghibellini videro svanire le loro fortune e si espanse nel nostro territorio la potenza veneziana
verso la seconda metà del XIV secolo.
Nel 1797 Castelcucco subì l’occupazione da parte dei francesi , che apportarono alcune modifiche e restauri anche
alla chiesa di San Giorgio, documentati da alcuni “dogàli” con le quali veniva consentito di tagliare roveri “nel
bosch del Comun”, il cui ricavato veniva utilizzato per i lavori della chiesa.
Nell’ottocento a Castelcucco erano presenti otto mulini e tre fucine a maglio; questo sta a testimoniare l’aspetto
idrografico del paese attraversato oltre che dal Muson, da molti altri torrenti tra cui il Rù, il Vallorgana, il Val Maor, il
Val Schèner, il Val della Fontana, il Bodelac e l’Erega.